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Andrea Vizzini

Pittore italiano, XX - XXI sec.

Biografia

 

Andrea Vizzini nasce a Grotte in Sicilia il 05 Febbraio del 1949. Vive e lavora a Jesolo dal 1978. Il suo esordio, è caratterizzato da diverse partecipazioni alle mostre collettive dell'Opera Bevilacqua La Masa a Venezia. E' invitato nel 1983 ad allestire una personale al Museo Cà Pesaro di Venezia. Inoltre ha collaborato con artisti e scrittori: Al Di Meola, nel 1998 e 2000, Karl Jenkins nel 1999 a Londra e con Leonardo Sciascia nel 1991.

 

Studioso delle tecniche artistiche dalla fotografia alla computer art, è stato tra gli iniziatori del movimento che, tra gli anni sessanta e settanta “prima della Transavanguardia”, si è orientato verso un ritorno alla Pittura, contemporaneamente alle correnti concettuali. I suoi inizi sono caratterizzati da una pittura concettualizzata, usando la figurazione in contesti stranianti e diversificati, contribuendo con i principali esponenti del nucleo storico della Nuova Figurazione degli anni settanta alla graduale affermazione del movimento, quando il panorama dell'arte italiana era dominato da artisti quali Renzo Vespignani e Giuseppe Guerreschi. Nelle opere su tela, accompagnate da numerosi progetti riconfigura con sguardo visionario il senso del mito, della storia dell'arte e della letteratura. La storia dell'arte e la sua iconografia è stata l'elemento centrale della sua ricerca, anticipatore ante-litteram del Citazionismo, non aderì al movimento promulgato da Maurizio Calvesi ed Enrico Crispolti per proseguire il percorso fuori da schemi e raggruppamenti definizionali. Le Opere del ciclo "Interni Teoretici" 1980, "Luoghi dell'eternità" 1986, "Iconico Aniconico", 1994 caratterizzati da un impianto simbolico, hanno manifestato una visione del mondo come dicotomia di due principi opposti.

Il motivo dominante delle opere adotta sempre più la coniugazione di valenze figurative con impaginazioni informali che via via lo porteranno subito dopo il periodo delle Negazioni (1995-1998) ad assumere, nella pittura e nella scultura, un atteggiamento sempre più intimista e minimale. Dopo l'utilizzo di acrilici e collage, ha sperimentato di diversi materiali, tra i quali la terra, il ferro, la luce (serie "I luoghi dell'Immortalità" dedicata a Gino De Dominicis o "Abduzione logica" dedicata a Balthus) abbracciando nel contempo una forma quasi caravaggesca della luce, che gli ha consentito effetti di profondità spaziale e un uso dell'architettura molto particolare.

Ha integrato il suo linguaggio attraverso la produzione di sculture e la decorazione di luoghi pubblici, alcune opere si trovano nella Collezione Farnesina. Nel 2008 in occasione delle Olimpiadi in Cina, espone alla Biennale di Pechino e un'opera viene acquisita dalla Galleria Nazionale delle Belle Arti. Affascinato dall'architettura e dalle prospettive impossibili di Maurits Cornelis Escher, l'artista riesce a dare ampio spazio a questo suo interesse realizzando un grande Mostra sempre nel 2008 all'Italian Cultural Istitute di Londra sul tema dei Luoghi dell'Eternità.

Nel 2011 allestisce a Napoli, presso il Museo Castel Nuovo - Maschio Angioino, una mostra personale, presentata da Angela Tecce dal titolo Codice Perpetuo, per la prima volta il dialogo tra pittura e scultura diviene più serrato e interattivo: le forme essenziali e cromaticamente pure entrano a far parte degli ambienti dipinti e nel contempo sono presenti in tutta la loro totemicità all'interno dell'esposizione, trasformando la sala espositiva in un riflesso speculare della rappresentazione pittorica.

 

Critica

 

Achille Bonito Oliva, Luciano Caramel, Eugen Gomringer, Alberto Moravia, Pierre Restany, Klaus Honnef, Alberto Fiz, Lucio Barbera, Floriano de Santi, Enrico Crispolti, Luigi Carluccio, Leonardo Sciascia, Domenico Rea, Enzo di Martino, Mario Penelope, Marco Goldin, Demetrio Paparoni, Massimo Rizzante, ecc.

 

Principali esposizioni

 

2008
Istituto Italiano di cultura - London 
Belgravia Gallery - London 
Biennale di Pechino - Olimpiadi 2008

2007
one exbition man Art Fire Verona

2005
Gall. Ravagnan e Museo Diocesanoper 51° Biennale di Venezia, 
OLTREPASSAGGIO.

2004
Museo Sant'Apollonia, Venezia.

2003
Galerie Romanet, Paris

2002
Galerie Harderbastei, Ingolstadt - Galerie Renate Bender, München

2000
Palazzo della Ragione, Mantova - Museo di Mouscron, Belgique

1999
Museo Sant'Apollonia, Venezia - Gall. Ravagnan, Venezia

1998
Marisa del Re, New York

1997
Die Galerie am Salzgries, Vienna

 

da www.andreavizzini.eu

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